Studio Biblico - 7 cose che Abrahamo imparò nel deserto

# genesi 22:1-18 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abraamo e gli disse: «Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 2 E Dio disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va' nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò». 3 Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, sellò il suo asino, prese con sé due suoi servi e suo figlio Isacco, spaccò della legna per l'olocausto, poi partì verso il luogo che Dio gli aveva indicato. 4 Il terzo giorno, Abraamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Allora Abraamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi torneremo da voi». 6 Abraamo prese la legna per l'olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. 7 Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: «Padre mio!» Abraamo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?» 8 Abraamo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutti e due insieme. 9 Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abraamo costruì l'altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio, e lo mise sull'altare, sopra la legna. 10 Abraamo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. 11 Ma l'angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abraamo, Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 12 E l'angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo». 13 Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. 14 Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto». 15 L'angelo del SIGNORE chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse: 16 «Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, 17 io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. 18 Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».

- C'è molto da parlare si Abrahamo
- - ma oggi ci dedicheremo al giorno in cui Dio lo provò





@ promessa e giuramento

- Dio gli aveva promesso un figlio
- - e quando Dio gli parla lo fa uscire fuori dalla tenda
- - gli fa vedere le stelle del cielo e gli dice che così era la sua discendenza
- - era la promessa che Dio gli aveva fatto
- - però adesso Dio gli dice una cosa diversa
- - qui Dio gli giura la promessa che gli aveva fatto nel capitolo 15

- perché Dio gli ripete la stessa cosa che gli aveva detto al capitolo 15 ?
- - perché al 15 era una profezia, qui ora c'è la sua manifestazione
- - ogni volta che Dio da una profezia ti farà anche passare per una prova
- - non c'è una promessa che si compie senza una prova

- le prove sono l'accellerazione per vedere il compimento delle promesse di Dio nella tua vita
- - ogni volta che Dio ti profetizza, questa parola ti proverà
- - ogni profezia proverà la tua fede, la tua fedeltà, ti proverà
- - la prova ti farà rendere conto se sei degno della promessa o no

@ 7 punti importanti

- 1) Dio ti prova
- - prova la tua vita, il tuo ministero, le tue finanze, il tuo cuore, la tua fede

- Dio gli da il figlio, ora isacco era cresciuto
- - ma un giorno Dio gli appare per provarlo
- - te lo ripeto, Dio ti proverà
- - se vuoi crescere sarai provato da Dio

- non ci può essere cambiamento e crescita se non vieni prima provato
- - Dio prova il tuo cuore, la tua fedeltà, la tua santità

- nel deserto vieni tentato dal diavolo ma vieni provato da Dio
- - nel deserto Dio proverà il tuo cuore e la tua vita

@ abramo imparò ad ascoltare attraverso la prova

- abrahamo, nonostante non era un uomo di miracoli come Elia, aveva una caratteristica particolare
- - era sensibile ad ascoltare la voce di Dio
- - era così allenato a sentire Dio che era sicurissimo di ciò che Dio gli stava chiedendo

- i processi nella tua vita e lo sviluppo del tuo udito
- - nel deserto impari a riconoscere la voce di Dio di una maniera cosi efficace che non hai nemmeno bisogno di chiedere conferma
- - nel deserto ti parlano molte voci ma tutte terminano in silenzio
- - ti parla la tua stessa voce, il diavolo ma arriva il momento in cui solo la voce di Dio rimane attiva nella tua vita

- quando l'uomo e la donna di Dio smettono di udire, non si muovono più nel soprannaturale
- - il nemico ti distrae e cerca di disconnetterti da Dio
- - ti porta opinioni, altri pensieri
- - addirittura ti porta risorse che ti fanno sentire così sicuro che non devi più dipendere dalla Sua voce
- - questo è il tuo fallimento, ti stai scavando la fossa da solo

- molti non seguono più Dio perché hanno smesso di ascoltare Dio
- - se ascolto quello che Dio dice, divento una manifestazione di Dio sulla terra
- - se faccio quello che voglio io, divento una manifestazione della carne sulla terra

- è una benedizione essere portato nel deserto
- - perché nel deserto ascolti la voce di Dio chiara
- - le altre voci che ti vogliono aiutare muoiono
- - solo potrai dipendere dalla voce di Dio

- nel deserto non cammini per quello che vedi
- - perdi i sentimenti umani e si attivano quelli spirituali

- se leggi la bibbia, tutti hanno affinato il proprio udito nel deserto
- - Giovanni Battista, sviluppo la sua relazione con Dio nel deserto

- quando investi tempo in ciò che non hai ascoltato, stai perdendo il tuo tempo

@ 2) Nel deserto impariamo ad ubbidire a Dio nonostante i nostri sentimenti e le nostre emozioni

- Dio disse ad Abrahamo che gli avrebbe mostrato il monte dove sacrificare suo figlio
- - Abrahamo avrebbe potuto protestare
- - ma aveva imparato che non doveva dirigerlo la ragione, doveva dirigerlo Dio
- - per la ragione umana Dio sembrava pazzo, ieri mi da un figlio e oggi vuole ucciderlo
- - ma Abrahamo aveva compreso che a Dio si ubbidisce anche se non si comprende

- Dio uccide nel deserto i nostri sentimenti
- - non avrai più sentimenti naturali ma spirituali
- - quello che per gli altri è triste, a te da gioia

- Dio prende Abrahamo e gli dice uccidimi il tuo unico figlio, quello che ami
- - però Abramo imparò ad ubbidire a Dio al di sopra dell'amore per ciò che Dio gli ha dato

- il problema della chiesa è che oggi si ama di più quello che Dio ci ha dato rispetto a Dio che è colui che ce lo ha dato
- - qui si alza una parete
- - perché diventiamo amanti dei benefici di Dio prima che di Dio

- se vuoi crescere devi imparare a mettere l'amore per Dio davanti a ciò che Dio ti ha dato o ti sta dando
- - abrahamo amava isacco però ubbidì a Dio

- molte persone se ne vanno dalla chiesa perché un fratello mi ha offeso o perché stanno soffrendo
- - queste persone "emozionali" non potranno mai vivere appieno una vita con Dio perché dobbiamo imparare a camminare con fede e non per emozioni

- dobbiamo comprendere che quando siamo nel deserto è perché Dio ci vuole far crescere
- - e nel deserto, le tue emozioni non allineate muoiono
- - dovrai decidere fra i tuoi sentimenti e l'ubbidienza a Dio

- il sacerdote Eli non potè passare questa prova è morì
- - perché mise l'amore dei figli prima dell'ubbidienza a Dio
- - quando permise ai suoi sentimenti di dominare permise anche ai figli di offendere Dio

@ 3) Dio gli uccide i sentimenti e le emozioni non allineate
- - per questo Paolo dice:
- - io faccio ciò che non voglio e non faccio ciò che voglio

- se dipendiamo dalle emozioni siamo manipolabili dal nemico
- - perché solo andiamo in chiesa quando sentiamo, solo amiamo e perdoniamo quando sentiamo
- - ma noi non camminiamo per emozioni ma per principi in base a ciò che dice la parola

- nel deserto muoiono i sensi carnali ma si aprono i sensi spirituali
- - le cose che avevano valore lo perdono e le cose spirituali iniziano a prendere importanza

@ 4) impari a dichiarare per fede
- quando isacco disse al padre: dov'è l'olocausto ?
- - abrahamo non gli disse che era lui il sacrificio
- - perché nel deserto comprendi che tu solo vedi quello che dichiari
- - non vivi di pane ma della parola
- - comprendi il peso che hanno le tue parole

- abrahamo avrebbe potuto dire che era lui il sacrificio ma dichiarò che Dio avrebbe provveduto
- - senza saperlo stava parlando di misteri che gli venivano rivelati

- nel deserto impari a vivere per quello che dici
- - non vivi per opere o per la mente ma per quello che credi e dichiari
- - impari a vivere e vedere quello che esce dalla tua bocca

- abrahamo sapeva che quello che avrebbe dichiarato sarebbe diventato ciò che i suoi occhi avrebbero visto
- - Dio non gli disse di dire questo, fu lui che parlò

- qui impari a parlare e dichiarare le cose per fede
- - Dio ha creato tutte le cose con la parola
- - e qui impari a creare anche tu con la parola
- - per questo in marco 11 dice: quello che dice gli sarà fatto

- molte volte il tuo peggiore nemico non è stato il diavolo
- - il tuo peggiore nemico è stata la tua bocca

- nel deserto impari a dichiarare e parlare per fede

@ 5) - impari a anche a comprendere che colui che ti provvede è Dio
- - abrahamo dichiarò: Dio farà qualcosa è apparirà l'olocausto
- - per questo Dio ti chiude tutte le porte
- - e quando pensi che non hai aiuto da nessuna parte, vedi come Dio provvede
- - colui che provvede non è il tuo datore di lavoro, tuo marito ma Dio
- - Dio tocca i cuori, apre le porte, da ordini a vedove e corvi, e provvede
- - quindi impariamo a guardare Dio perché da lui viene il nostro soccorso

- per questo devi andare nel deserto affinché muoiano tutte le tue speranze negli uomini
- - nel deserto sei sempre solo
- - e quando ti vedi solo nel deserto impari ad essere indipendente dagli altri e dipendente solo da Dio

- quando comprendi che chi provvede è Dio, non ti preoccupi dei soldi in banca
- - lui è il padrone di tutto ed è colui che provvede per te

@ 6) - impariamo a dare a Dio quello che ci chiede
- nessuno può ricevere qualcosa da Dio se non siamo disposti a dare a Dio quello che ci sta chiedendo
- - nel deserto perdi l'amore per le cose materiali
- - e l'unico desidero in te è onorare Lui

- dammi tuo figlio e lui lo diede
- - molti vogliono ricevere la benedizione ma quando è il momento di dare gli si chiude la mano
- - dice la bibbia che Dio vide che lui avrebbe "dato" suo figlio e per questo lo moltiplicò

- dare a Dio offerte, decime, primizie ma anche una delle cose più preziose che abbiamo: il tempo,
- - anche la santità, lo stile di vita che ti chiede
- - dagli ciò che ti sta chiedendo
- - nel deserto impari

- Abrahamo chiamò quel luogo Geova provvede
- - non conoscerai il Dio che provvede se non sei disposto a darli ciò che ti sta chiedendo

- il diavolo ha lavorato duro per distorcere l'offerta e la decima
- - perché sa che la forma che Dio usa per moltiplicare è attraverso le offerte e le decime
- - e ottiene di far diventare le persone povere e in miseria

- Dio ama un donatore allegro

@ 7) - saremo riconosciuti da Dio e dagli uomini
- quando l'angelo vide il coltello alzato disse: abrahamo fermati
- - ho riconosciuto che temi Dio

- molti ti possono dire: ho visto che temi Dio
- - ma che te lo dica un angelo ... che te lo dica Dio ...
- - ho visto che tu mi dai quello che ti chiedo

- quando tu dai a Dio quello che Lui ti chiede, Lui ti riconosce davanti alle gerarchie spirituali e davanti agli uomini
- - oggi sappiamo di Abrahamo perché Dio lo ha riconosciuto

- quando Dio ti porta in un deserto, dopo che è finito il processo, sarai riconosciuto da Dio e riconosciuto dagli uomini
- - onorato da Dio e dagli uomini

- per questo la nostra migliore stagione è quando siamo nel deserto
- - perché l'onore viene

@ conclusione

- Abrahamo è stato l'uomo della fede
- - nel deserto è stato provato
- - ha imparato ad ubbidire a Dio nonostante i nostri sentimenti e le nostre emozioni
- - ha imparato a dichiarare per fede
- - ha imparato a dare a Dio perché Lui è chi provvede

- l'ubbidienza porta la moltiplicazione di Do

# genesi 22:16-18 «Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, 17 io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. 18 Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».

- la chiave è l'ubbidienza
- - questa è la chiave ed è per questo motivo che molti non sono benedetti
- - l'ubbidienza a Dio conta più di tutti i sacrifici che possiamo fare

- se sei disposto ad ubbidire a Dio allora sei pronti per la moltiplicazione e la benedizione
- - dove non c'è ubbidienza la mano di Dio non si estende

- Abrahamo aveva conosciuto il Dio che dirige e guida, che parla
- - ma qua ha conosciuto Geova Jireh ovvero colui che provvede
- - qui ha conosciuto Colui che benedice e moltiplica

- Ancora oggi Israele è il paese più benedetto del mondo
- - hanno la migliore tecnologia, le migliori finanze (sono gli inventori delle banche)
- - hanno il meglio di tutto
- - le nazioni vogliono ucciderli ma continuano a prosperare
- - perché ?

- perché il loro antenato ubbidì a Dio

- Se oggi io decido di ubbidire a Dio, i miei figli, nipoti, pronipoti e discendenza si prenderanno la benedizione di Dio

- se puoi ubbidire a Dio sei pronti per la benedizione
- - Dio non darà la sua unzione e la sua benedizione a gente che lo disubbidisce

- ma oggi qui noi vogliamo ubbidire a Dio
- - oggi decidiamo di ubbidire a Dio
- - l'ubbidienza ci garantisce la sua presenza e la sua provvisione

- in definitiva nel deserto impari ad ubbidire

- - o ubbidisci o muori
- - Abrahamo imparò che la cosa più importante che aveva non era Isacco, era Dio

...

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